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Google dice addio alle pagine di ricerca: arriva lo scrolling continuo

Google ha definitivamente scelto di abbandonare le pagine di ricerca a favore di uno scrolling verticale.

La novità è attualmente in fase di test negli Stati Uniti solo per gli smartphone di un numero limitato di utenti con l’obiettivo di rendere più fluida ed intuitiva l’esperienza di navigazione che potrà andare avanti in modo continuo fino a trovare la risposta o il risultato di ricerca desiderato. Google ha rivelato attraverso una gif come cambieranno le SERP nello scrolling continuo di uno smartphone.
Il motore di ricerca ha scelto dunque di seguire le orme dei social network, nei quali gli utenti sono già abituati a scorrere flussi infiniti di contenuti ed informazioni. Con questa modifica gli utenti in cerca di ispirazioni o idee avranno infatti più possibilità di trovare quello che stanno cercando senza limitarsi ai primi risultati della pagina di ricerca.

Ma cosa cambierà in ottica SEO?

È ormai noto che la prima pagina della SERP riporta una serie di risultati correlati alle keywords utilizzate per la ricerca dall’utente stesso, ma con questa novità potrebbe cambiare tutto ciò che riguarda il lavoro di indicizzazione delle pagine web. Uno dei cambiamenti principali potrebbe infatti riguardare il CTR delle pagine successive, che aumentando, porterebbe con sé un incremento degli annunci e dei relativi costi pubblicitari a cui far fronte. Anche l’utilizzo dei subtopics non è da sottovalutare, ovvero quei risultati apparentemente fuori contesto, ma che in uno scrolling continuo potrebbero aumentare notevolmente. Infine le immagini e i video potrebbero ottenere una posizione di rilevanza rispetto al testo, così come già accade all’interno dei social network, i quali privilegiano senza dubbio i contenuti visivi rispetto a quelli testuali.

google-ricerca

La nuova concezione di Google richiede infatti di andare oltre la tradizionale ottica SEO, che prende in considerazione principalmente le keywords, andando a considerare quindi non più solo le parole ricercate ma anche i bisogni e le abitudini degli utenti che si troveranno davanti un feed e quindi un nuovo modo di rapportarsi al motore di ricerca con lo scopo di avere un sempre maggior numero di risultati personalizzati ed in grado di rispondere alle loro esigenze.

Attendiamo la fine dei test per scoprire quali novità porterà con sé questo cambiamento in casa Google e quali ripercussioni ci saranno effettivamente nella user experience.

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admin